Il D.Lgs. 148/2018 del 14 gennaio 2018, in attuazione della direttiva Ue 2014/55, ha introdotto l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche in formato conforme allo standard europeo.
Una data importante è da poco scoccata: dal 18 Aprile infatti è scattato per tutte le amministrazioni pubbliche l’obbligo di ricevere e trasmettere fatture elettroniche conformi allo standard europeo.
Il contenuto informativo della FatturaPA prevede le informazioni da riportare obbligatoriamente in fattura in quanto rilevanti ai fini fiscali secondo la normativa vigente; in aggiunta a queste il formato prevede l’indicazione obbligatoria delle informazioni indispensabili ai fini di una corretta trasmissione della fattura al soggetto destinatario attraverso il Sistema di Interscambio.
Le fatture elettroniche devono pertanto rispettare la Core Invoice Usage Specification (CIUS) per il contesto nazionale italiano, il cui uso e’ previsto nello standard europeo EN 16931-1:2017.
Lo standard europeo è un modello semantico che utilizza due linguaggi diversi:
La relazione tecnica al D.Lgs. 148/2018 chiarisce che il Sistema di Interscambio continuerà a ricevere le fatture PA e, allo stesso tempo, si preoccuperà di tradurre le fatture dal formato europeo al formato XML e di inviarle, con copia dell’originale, alle PA destinatarie.
Come il suo predecessore “analogico”, anche la fattura elettronica è composta di alcuni elementi base invariabili. Tuttavia, muta il procedimento di creazione della medesima. Adesso, infatti:
Si ricorda, infine, che i dati della fattura elettronica da trasmettere attraverso il SdI devono essere rappresentati in formato XML (eXtensible Markup Language), secondo lo schema e le regole riportate nelle Specifiche tecniche del formato della fattura del Sistema di Interscambio pubblicate sul sito del Sistema di Interscambio www.fatturapa.gov.it nella sezione Documentazione FatturaPA.